,

In Oriente tra Cambogia e Vietnam

In Oriente tra Cambogia e Vietnam

Come posso raccontarvi il filo che lega me e il sud est asiatico se non so spiegarlo neppure a me stessa?

Potrei raccontarvi del sapore dolcissimo del mango, del sorriso aperto di chi ha ancora addosso i segni di un dolore indicibile ma non ha imparato l’odio.

Potrei dirvi del bagno che ho fatto nella baia di Bai Tu Long mentre le lacrime si mescolavano con l’acqua.

Potrei anche spiegarvi cosa significa vedere l’alba ad Angkor Wat, o camminare tra le radici di Ta Prhon o ancora cosa si prova a guardare Tam Coc dall’alto dei 500 gradini saliti sotto il sole bollente mentre il corpo sembra sciogliersi.

Potrei forse farvi immaginare come sia bello ballare la zumba con tutte le donne che all’alba si ritrovano ad Hanoi, o provare impacciata qualche mossa di tai chi.

Potrei dire dei templi di Bangkok che mi hanno ubriacata. Delle lanterne di Hoi An e di quella che ho calato nel fiume dando voce ai miei sogni. Dell’abito di seta su misura che mi sono regalata.

Potrei scrivere fiumi di sensazioni, emozioni, profumi. Raccontarvi del buddha sorridente che promette felicità, longevità e prosperità.

Ecco, potrei. Ma non sarei comunque capace, con qualche parola buttata qui e una manciata di fotografie, di farvi comprendere cosa ho provato durante questo meraviglioso, faticoso, caldissimo e intenso viaggio.

Posso solo dirvi di andarci se potete. Ma state attenti, che poi vi viene il mal d’Asia.

Se vi va, trovate nel mio profilo instagram il mio diario di viaggio:

https://www.instagram.com/lucia_mandrioli/

Lascia un commento

Sono Lucia

“Ogni viaggio è una tappa verso la donna che vuoi essere.”
Io sono partita tante volte… e ogni volta ho lasciato indietro una parte di me per far spazio a quella che stava nascendo.